La Fashion Revolution e l'industria della Moda

Lo sapevi che per fabbricare una semplice t-shirt bianca servono 2.700 litri d’acqua? Per non parlare delle emissioni di CO2 che servono per far arrivare quel capo nel tuo armadio, che probabilmente si trova dall'altra parte del mondo rispetto al luogo di produzione.

E se pensi che ogni anno ne vengono prodotte e vendute circa due miliardi, puoi facilmente intuirne il danno ambientale.
Questo è solo uno dei tanti motivi per cui lotta il movimento della Fashion Revolution; ma adesso ti raccontiamo il triste evento che ha portato alla nascita di questa rivoluzione. 

Che cos'è la Fashion Revolution?

Il 24 Aprile 2013, 1133 persone sono morte e molte altre sono state ferite per il crollo del complesso produttivo di Rana Plaza, a Dhaka, in Bangldesh.

E' nato così un movimento globale volto ad una presa di coscienza nella scelta di un capo d'abbigliamento, verso un futuro più etico e sostenibile per l'industria della moda, nel rispetto delle persone e dell'ambiente.
Il movimento è costituito da designer, accademici, scrittori, leader aziendali, politici, marchi, rivenditori, venditori, produttori, creatori, lavoratori e amanti della moda.

"Crediamo in un’industria della moda che rispetti le persone, l’ambiente, la creatività e il profitto in eguale misura. Insieme, useremo il potere dell’industria della moda per catalizzare il cambiamento e ridare dignità alla catena di produzione.
Scegliere cosa acquistiamo può creare il mondo che vogliamo: ognuno di noi ha il potere di cambiare le cose per il meglio e ogni momento è buono per iniziare a farlo”.

Fashion Revolution Berlino 2018

Quali sono gli obiettivi della Fashion Revolution?

  • La fine dello sfruttamento umano e ambientale nell'industria della moda globale
  • Condizioni di lavoro sicure e dignitose e salari dignitosi per tutte le persone che operano nel settore
  • Equilibrio di potere ridistribuito e più equo nell'industria globale della moda
  • Un movimento operaio più grande e più forte
  • Un'industria globale della moda che lavora per conservare risorse preziose e rigenerare gli ecosistemi
  • Una cultura di trasparenza e responsabilità lungo tutta la catena
  • Fine della cultura dell'usa e getta e passaggio a un sistema in cui i materiali vengono utilizzati più a lungo e nulla va sprecato
  • Il riconoscimento del patrimonio dell'artigianato e la saggezza locale

La Fashion Revolution è sì un movimento di protesta, ma ancor di più, come dice la denominazione stessa, un movimento di rivoluzione positivo volto all'azione e focalizzato sulla soluzione. Questo è possibile farlo dando a tutte le persone che acquistano capi di abbigliamento o lavorano nel settore, una consapevolezza sulle problematiche urgenti che sono legate al mondo della moda: ambientali, economiche e sociali.

L'obiettivo è dimostrare che il cambiamento è possibile e dipende da ognuno di noi, dalle nostre scelte ed azioni che possono contribuire a creare un futuro più etico, sostenibile e trasparente per la moda.

Non si incoraggiano azioni di boicottaggio in quanto, oltre a non ritenerle efficaci per un cambiamento radicale del sistema, potrebbero danneggiare proprio quelle persone, la maggior parte donne, che in determinati Paesi vedono nell'industria tessile l'unica via per raggiungere un'indipendenza economica, ma spesso sfruttate e mal pagate.

Atomic Baby e un'industria della moda più consapevole

In che modo noi di Atomic Baby contribuiamo al raggiungimento di un'industria tessile più consapevole?

Abbiamo accuratamente ricercato e selezionato aziende di abbigliamento in cotone biologico che maggiormente condividono i principi di rispetto per l'ambiente e per i lavoratori. Crediamo che ognuno di noi abbia una responsabilità in ogni piccola e grande scelta di vita, che può contribuire alla creazione di un mondo sostenibile, etico e meno precario da lasciare alle generazioni future.

E' per questo che abbiamo a cuore le certificazioni che possiedono i brand che scegliamo per i vostri bimbi atomici. 

Ma quali sono le certificazioni?

Le più importanti certificazioni sono le seguenti:

È il più importante standard internazionale per la produzione sostenibile di prodotti tessili realizzati con fibre naturali provenienti da agricoltura biologica.

Esso garantisce elevati criteri ambientali e sociali che devono essere rispettati in tutta la filiera, dalla raccolta in campo delle fibre naturali alle successive fasi di lavorazione, all'imballaggio, fino all’etichettatura del prodotto finito e al commercio e distribuzione.

E' possibile avere la certificazione GOTS solo per quei capi che contengono almeno il 70% di fibre naturali provenienti da agricoltura biologica; inoltre, le sostanze chimiche impiegate, come ad esempio i coloranti, devono anch'esse rispettare determinati criteri ambientali e tossicologici.
In generale, un’azienda che partecipa alla certificazione GOTS deve lavorare in conformità con tutti i criteri dello standard.

Per ottenere la certificazione GOTS bisogna rispettare anche dei requisiti sociali minimi basati sulle norme chiave dell'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), che devono essere soddisfatti da tutti gli Operatori che effettuano attività di lavorazione e fabbricazione dei prodotti GOTS.

OEKO-TEX® è una certificazione che garantisce la salute dei consumatori, concedendola solo a quei prodotti che rispettano i limiti consentiti di sostanze nocive rilasciate 

Viene analizzata, infatti, la presenza di sostanze chimiche potenzialmente dannose per la salute umana di ogni singolo componente e ingrediente: materie prime, semilavorati, prodotti finiti e accessori (bottoni, applicazioni, cerniere, stampe, imbottiture, ecc.). 

Più è intenso il contatto di un prodotto con la pelle, e quanto più è sensibile l'area interessata, più rigorosi saranno i test effettuati e i requisiti da soddisfare rigidi.

Per qualsiasi dubbio su un prodotto e la sua certificazione OEKO-TEX è possibile verificarne la validità andando sul sito e inserendo il numero che si trova sull'etichetta: CLICCA QUI

Fairetrade è il marchio di certificazione del commercio equo e solidale; è un’organizzazione internazionale che, attraverso precisi Standard, lavora ogni giorno per migliorare le condizioni dei produttori agricoli dei Paesi in via di sviluppo, dando loro la possibilità di avere un reddito e un futuro più stabile

Il marchio Fairtrade, assicura che il prodotto certificato (dalle banane al caffè, dallo zucchero alle t-shirt) è stato realizzato nel rispetto dei diritti dei lavoratori, senza causare sfruttamento né povertà nel paese di produzione.

Il marchio Fairtrade non prevede che quel prodotto certificato sia naturale e biologico. Tuttavia, attualmente circa il 50% dei prodotti Fairtrade venduti in Italia proviene da agricoltura biologica. Infatti, gli standard di Fairtrade invitano a incrementare e sostenere le produzioni ecosostenibili e la conversione al biologico riducendo l’uso di prodotti chimici e razionalizzando lo sfruttamento delle risorse.

Scopri la moda ecosostenibile su Atomic Baby

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