Quando si parla di emozioni probabilmente si pensa subito a quelle più riconoscibili: felicità, tristezza, paura, rabbia.
Altre appaiono più sfocate e dai contorni meno definiti, anche perché cambiano in base alla complessità della situazione o al modo personale che ciascuno ha di esprimerle, come il disgusto o la sorpresa.
Molte volte le emozioni sono sfumature di una stessa percezione che cambia in base alla situazione e al nostro sistema percettivo. Pensiamo ad esempio alla rabbia: prima di arrivare alla sua più alta intensità sentiamo quella frustrazione che si accende e mano a mano “sale”, fino ad arrivare alla collera.
Quando pensiamo alle emozioni, immaginiamole come tonalità emotive, come infiniti modi di sentire le situazioni. Esse, infatti, sono le nostre risposte davanti alle cose che accadono e che ci coinvolgono e sono strettamente legate alle caratteristiche personali di ogni persona; non possiamo, infatti, decifrare e capire esattamente quello che ha provato una persona perché questo sentire è estremamente soggettivo.